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Scheda Videocorso

GLI ENTI LOCALI E I RAPPORTI CON I SOGGETTI DEL TERZO SETTORE ALLA LUCE DELLE LINEE-GUIDA (DM LAVORO N. 72 DEL 31 MARZO 2021)

Relatore:

Dott. Alberto Barbiero

Dettagli Relatore:

Consulente amministrativo gestionale in materia di appalti e servizi pubblici locali, formatore, consulente di enti locali, società partecipate e imprese, collaboratore de “Il Sole 24 Ore”.

Data svolgimento:

martedì 31 maggio 2022

Piattaforma:

Videocorso erogato su Piattaforma ZOOM  requisiti minimi

Durata:

4 ore e 30'

Prezzo:

€ 152,00

DETTAGLIO CORSO

Destinatari: Segretari Comunali e Provinciali, Responsabili Servizio Affari Istituzionali, Responsabili Servizio gare e Contratti, Responsabili Servizi alla Persona, Responsabili Servizi Sociali, Responsabili Servizio Cultura & Sport, Responsabili Servizio Finanziario.

Obiettivi: nella gestione dei servizi rivolti alla collettività (e di quelli alla persona in particolare), le amministrazioni locali devono tenere in particolare considerazione alcune particolari caratteristiche di tali attività, che hanno specifiche implicazioni in ordine ai modelli gestionali, tanto che più volte l’Anac (con proprie linee-guida e pareri), la giurisprudenza amministrativa (con sentenze recenti) e l’Agcm (con vari pareri, soprattutto sulla gestione dei servizi culturali) hanno sollecitato le amministrazioni allo sviluppo di procedure selettive.
Il d.lgs. n. 117/2017 ha ridefinito il quadro normativo in materia di rapporti tra amministrazioni pubbliche (gli enti del ssn e gli enti locali in particolare) e organismi del Terzo Settore, specificando gli elementi caratteristici di tali soggetti e gli strumenti di interazione.
In relazione ai rapporti tra le Amministrazioni Pubbliche e i soggetti del Terzo Settore, il Consiglio di Stato (su sollecitazione dell’Anac) ha prodotto due rilevanti interventi interpretativi, soprattutto con riferimento ai moduli speciali e alle convenzioni regolate dall’art. 56 del d.lgs. 117/2017, mentre la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 131/2020, ulteriormente confermata dalla sentenza n. 255/2020, ha ridisegnato la portata applicativa delle disposizioni relative alla coprogettazione, alla coprogrammazione e all’accreditamento, regolate dall’art. 55 dello stesso decreto, evidenziando la “specialità” di tali interazioni e la sottrazione alla normativa in materia di appalti.
Proprio le sentenze della Consulta hanno determinato l’adozione, da parte del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, del d.m. n. 72 del 2021, che definisce le linee-guida attuative degli articoli 55, 56 e 57 del d.lgs. n. 117/2017, per il loro utilizzo nei rapporti tra amministrazioni pubbliche e soggetti del Terzo settore.
Nel seminario saranno presi in esame modelli di avvisi pubblici e di convenzioni.

Programma

Il quadro di riferimento: ● La ricodificazione dei rapporti con gli organismi del Terzo Settore nel d.lgs. n. 117/2017: gli elementi essenziali e i moduli “spciali” disciplinati nell’art. 55 ● La co-programmazione ● La co-progettazione ● Elementi specifici relativi alla procedura per la co-progettazione (indicazioni dell’Anac e linee-guida regionali) ● L’accreditamento (analisi dei modelli adottati in alcune Regioni) ● Le indicazioni della Corte Costituzionale nella sentenza n. 131/2020 in ordine alla “specialità” di tali moduli e alla loro sottrazione alla disciplina del codice dei contratti pubblici (e le ulteriori conferme nella sentenza n. 255/2020) ● I profili peculiari dei rapporti tra Amministrazioni e soggetti del Terzo Settore in base a co-progettazione, co-programmazione e accreditamento ● Le particolarità operative legate all’attivazione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Le linee-guida e i moduli di co-programmazione, co-progettazione e accreditamento: ● Il d.m. Lavoro n. 72 del 31 marzo 2021: le linee-guida attuative degli articoli 55, 56 e 57 del d.lgs. n. 117/2017 ● L’acquisizione della linea interpretativa della Corte costituzionale e delle innovazioni normative “distintive” dei due ambiti (Codice del Terzo Settore e Codice dei contratti pubblici) ● Il percorso per la co-programmazione ● La possibilità di iniziativa di co-programmazione su elementi specifici anche da parte di soggetti del Terzo Settore ● Il confronto e la sintesi dei risultati del procedimento di co-programmazione ● La riconduzione dei risultati della co-programmazione agli strumenti di programmazione strategica e settoriale dei servizi ● Analisi di un avviso per la co-programmazione ● Il percorso per la co-progettazione ● La possibilità di iniziativa da parte di soggetti del Terzo Settore ● La necessaria evidenza pubblica per la procedura ● Il confronto e i criteri di valutazione dei progetti ● Analisi di un avviso per la co-progettazione ● L’individuazione di uno o più progetti (la possibilità di commistione tra proposte progettuali) ● La formalizzazione del rapporto con i soggetti del Terzo Settore individuati come co-realizzatori ● La messa a disposizione delle risorse (in condivisione) per la realizzazione del progetto ● Le risorse pubbliche in forma di contributi e la definizione dei criteri attributivi in base all’art. 12 della legge n. 241/1990 (e i limiti di utilizzo) ● Come definire un regolamento per la riconduzione delle risorse ai rapporti con i soggetti del Terzo Settore in forma di contributi ● Analisi di uno schema di convenzione per la co-progettazione ● Il percorso per l’accreditamento ● La configurazione “autorizzativa” dell’accreditamento ● La procedura ad evidenza pubblica ● L’accreditamento per gli utenti e l’accreditamento ai fini del coinvolgimento nella co-progettazione.

Le convenzioni tra Enti Locali e organismi del Terzo Settore: ● Le convenzioni con le associazioni di volontariato e con le associazioni di promozione sociale (art. 56 del d.lgs. n. 117/2017 e linee guida) ● Analisi di un avviso pubblico per l’individuazione dell’associazione ● L’esclusione specifica dei servizi per il trasporto sanitario ● Il presupposto generale per il non assoggettamento al Codice dei contratti pubblici dei rapporti convenzionali ● I profili “economici” del rapporto con le associazioni di volontariato e di promozione sociale ● L’impossibilità di prevedere rimborsi forfetari non legati alle spese effettivamente sostenute ● Le problematiche inerenti le spese per l’assicurazione dei volontari ● Le implicazioni operative: come impostare gli schemi di convenzione e il sistema di rimborso.

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