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mercoledì 22 Novembre 2023
I REATI EDILIZI ED IL RAPPORTO CON LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE DI SANATORIA E FISCALIZZAZIONE IN RELAZIONE ALLE NORMATIVE DI SETTORE URBANISTICO-EDILIZIE, E TECNICHE.

O R A R I O
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Piattaforma Webinar
Inizio Corso
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Intervallo
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Conclusioni
17.00
13.00-14.00
Ore
09.00
08.30
Ore
RELATORE:
Ing. Roberto Manfredonia
Dott. Luca Ramacci
Ing. Roberto Manfredonia
Dirigente Comune di Treviso. Specializzato in gestione SUE – Edilizia Privata. Relatore in numerosi corsi a livello locale e nazionale.
Dott. Luca Ramacci
Magistrato, Consigliere presso la Terza Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione.
COSTI:
La tariffa standard per l’iscrizione ad una giornata è di 252 euro* per il primo iscritto e 150 euro* dal secondo in poi. (Ricordo che la registrazione dei corsi viene data in omaggio a chi partecipa oltre al materiale del corso stesso).
Per chi desidera la sola registrazione dei corsi senza partecipare (con attestato di apprendimento) l’importo è 252 euro* ogni giornata e sarà fornito un link video senza scadenza ed il materiale del corso stesso.
*più IVA se dovuta (I Comuni sono esenti IVA per la formazione)."
ISCRIZIONE:
per maggiori informazioni scrivere a info@centrostudialtapadovana.it o chiamare il n. 348.7245749 per l'iscrizione al corso è necessario compilare il modulo di iscrizione disponibile al seguente link:
Codice Prodotto MePA:
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https://forms.gle/tgbcikDJc9ijqKqg9
OBIETTIVO
Il programma si rivolge a professionisti privati ed agli istruttori/funzionari dei Comuni ed Enti Locali che si occupano di Edilizia Privata e propone un focus tecnico giuridico sulle tematiche oggi più ricorrenti in tema di gestione degli abusi edilizi, effettuato sulla base del rapporto con il reato edilizio e le normative specialistiche del settore. Viene proposta attraverso il commento della più recente giurisprudenza una panoramica di tutte le tipologie di abusi edilizi relativi alle opere in assenza/difformità dai titoli e le ripercussioni sul fronte penale richiamando le normative specifiche in materia.
Dalla verifica dello stato legittimo degli immobili effettuate sulla base delle norme urbanistico - edilizie, (verifica di legittimità prevista dall’art. 9 bis del TUE e verifica delle tolleranze esecutive prevista dall’art. 34 bis del TUE) all’accertamento del reato edilizio anche in considerazione delle eventuali procedure di accertamento di conformità e fiscalizzazione. Come attribuire la classificazione tecnico giuridica agli abusi edilizi in base al Testo Unico Edilizia (anche alla luce delle recenti novità normative introdotte dalle leggi: L. 34/2022 – L. 91/2022 – L. 142/2022), ed alla normativa tecnica specialistica nonchè alla Giurisprudenza. Il tutto finalizzato al riconoscimento del reato edilizio ed alla eventuale regolarizzazione amministrativa degli abusi formale od alternativa alla demolizione.
Verranno proposte le migliori soluzioni pratiche per l’individuazione della gestione delle problematiche relative ai reati edilizi ed alle classificazioni delle opere anche alla luce degli ultimi approdi della giurisprudenza, in attesa delle novità normative a livello nazionale e regionale che coinvolgeranno la complessa materia della gestione delle sanzioni e dei procedimenti di sanatoria e di fiscalizzazione, nonché in coerenza con i principi giuridici che sono alla base del confronto tra il legislatore, gli Enti competenti e gli stakeholder interessati. Discussione casi pratici.
Le migliori soluzioni sono proposte anche in considerazione degli ultimi approdi giurisprudenziali (sentenza della Corte Costituzionale n. 217/2022 – Sentenza Corte di Cassazione n. 2357 del 14/12/2022 - Sentenza Corte di Cassazione n. 3256 del 15/12/2022), ed in coerenza con i principi giuridici che sono alla base del confronto istituzionale di evoluzione normativa.
LEZIONE 22 NOVEMBRE 2023 ORE 9.00 – 13.00 – ORE 14.00 – 17.00.
PROGRAMMA
Sentenza della Corte di Cassazione n. 2357 del 14/12/2022 e della Sentenza Corte di Cassazione n. 3256 del 15/12/2022
Alla luce in particolare della Sentenza della Corte di Cassazione n. 2357 del 14/12/2022 e della Sentenza Corte di Cassazione n. 3256 del 15/12/2022, la verifica dello stato legittimo degli immobili, finalizzato al riconoscimento del reato edilizio ed all’eventuale accertamento urbanistico edilizio / fiscalizzazione, ha assunto una particolare valenza connessa alle valutazioni della normativa tecnica connessa alle strutture. Dai professionisti e dalle pubbliche amministrazioni provengono quesiti sulla possibilità di rinviare la conformità strutturale esclusivamente all’epoca della realizzazione dell’abuso edilizio. Od in alternativa sulla possibilità di rinviare la conformità delle strutture a successive opere, ancorchè di modesta entità da eseguirsi in un tempo ragionevole deciso dall’amministrazione comunale (esempio un anno), appurata l’assenza di rischio per l’incolumità pubblica da parte degli uffici comunali. Quale classificazione tecnico giuridica attribuire agli abusi edilizi in base al Testo Unico Edilizia Giurisprudenza, dottrina ed in base alle ultime novità normative ed approdi giurisprudenziali? Tali posizioni sono al vaglio delle proposte di modifiche normative e discussioni con gli stakeholder sui tavoli istituzionali.
In particolare il fronte della rilevanza penale delle opere è legata all’accertamento della legittimità che viene realizzato attraverso la verifica in loco degli abusi ed il confronto con la documentazione depositata negli archivi del SUE. Nel caso di opere realizzate in assenza/difformità dal titolo edilizio è necessario, a prescindere dagli aspetti penali legati anche a normative tecniche o paesaggistiche, valutare se sia possibile ottenere un titolo successivo in sanatoria oppure, se quanto eseguito non sia in contrasto in particolare con le norme urbanistico edilizie con possibilità di fiscalizzazione ai sensi dell’articolo 34 del Dpr 380 del 2001, (modificato dal DL c.d. semplificazione n. 76 del 2020 convertito in legge 120 del 2020). L'analisi è compiuta alla luce delle innovazioni introdotte nel sistema dei titoli edilizi dalle riforme che si sono succedute negli ultimi anni, principalmente con rispetto alle innovazioni apportate alla disciplina edilizia dal DL c.d. Semplificazione n 76 del 2020 convertito in L 120 del 2020 e i successivi interventi intervenuti nel corso del 2022. Necessità di stabilire, a prescindere dalla rilevanza penale se vi sia stata una violazione, distinguendo i casi che sono tolleranze esecutive riconosciuti dalla legge che non sono abusi edilizi, da quelli che, al contrario, lo sono ma sono suscettibili di essere sanati successivamente, in quanto doppiamente conformi sia al momento della realizzazione che al momento della presentazione della sanatoria. La doppia conformità e la conformità semplice. Gli accertamenti, le dichiarazioni e le asseverazioni del professionista incaricato da allegare per la presentazione della pratica legata al tipo di illecito ed al periodo di realizzazione dell’abuso, con illustrazione di casi pratici e la posizione della giurisprudenza di Cassazione Penale e della Giurisprudenza Amministrativa.
SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N. 217/2022
Accertamento di legittimità (art. 9 bis TUE – leggi regionali) - verifica tolleranze esecutive attraverso l’accesso atti tecnico in Comune finalizzato a verifica stato di fatto di fabbricato esistente; Verifica di presenza o meno di abusi da sanare con pratiche di sanatoria anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 217/2022.
QUALE CLASSIFICAZIONE DARE ALLE OPERE ILLECITE RISCONTRATE A FRONTE DI ACCESSO ATTI ANCHE A FRONTE DI PROCEDIMENTO PENALE?
Classificazione tecnico-giuridica degli illeciti finalizzata alla presentazione della pratica di sanatoria (Permesso/SCIA in sanatoria, Cila postuma); Classificazione tecnico-giuridica ordinaria delle opere edilizie e relativi titoli alla luce delle attuali novità normative di modifica del DPR 380/2001 (legge 120/2020 di conversione del DL 76/2020 Semplificazioni - legge n. 34 del 2022 - legge n. 91 del 2022 - legge n. 142 del 2022 di conversione del DL n. 115 del 2022); Classificazione delle opere in variante a permesso di costruire: varianti in senso proprio, varianti essenziali e varianti minime; variazioni essenziali; Differenza tra varianti in corso d’opera e variazioni essenziali e ripercussioni sul tema della vigilanza edilizia; Quando non si può sanare: la “fiscalizzazione”.
OPERE CONFORMI URBANISTICAMENTE MA IN CONTRASTO CON NORMATIVA DI ALTRO SETTORE
Sarà analizzato il caso di opere doppiamente conformi alle norme urbanistico – edilizie al momento della realizzazione dell’abuso ed al momento della presentazione della domanda di sanatoria, ma non conformi all’attuale normativa tecnica edilizia, in relazione alla possibilità di gestione del procedimento amministrativo a sanatoria anche in relazione ad eventuali procedimenti penali. E’ possibile il rilascio della sanatoria sulla base della sola doppia conformità urbanistico edilizia con rinvio dell’ottenimento dell’ulteriore conformità agli adempimenti legati all’agibilità?
OPERE MINORI IN CONTRASTO CON NORME REGOLAMENTARI URBANISTICO EDILIZIE – E’ POSSIBILE L’APPLICAZIONE DELL’ART. 37 COMMA 1 DEL DPR 380/2001 COME FISCALIZZAZIONE?
Sarà analizzato il caso di abuso edilizio soggetto a sanzione ai sensi dell’articolo 37 comma 1 in relazione alla conformità edilizio urbanistica ed alla fiscalizzazione anche in relazione alla possibile rilevanza penale legata a contrasto con normativa tecnica;
OPERE IN PARZIALE DIFFORMITA’ DAL PERMESSO DI COSTRUIRE – EVENTUALE RILEVANZA PENALE E GESTIONE DELLA FISCALIZZAZIONE
Sarà analizzato il caso di opere in parziale difformità dal permesso di costruire in relazione alla eventuale rilevanza penale ed all’attualizzazione della sanzione;
DEMOLIZIONE DI OPERE MINORI IN CONTRASTO CON REGOLAMENTI EDILIZI O NORME DI SETTORE
Sarà analizzato il caso di ordinanza di demolizione ai sensi dell’articolo 27 del DPR per opere realizzate in contrasto con norme regolamentari o norme di settore;
OPERE REALIZZATE IN DIFFORMITÀ DA SCIA ART. 22 DEL DPR 380
Sarà analizzato il caso di opere realizzate in difformità da SCIA art. 22 del DPR 380 in corso d’opera sottoposte a sanzione amministrativa edilizia oltre che a sanzioni legate alla presenza di vincoli monumentali e requisiti di normativa di settore, in assenza di SCIA in variante.
QUALE SANATORIA PRESENTARE ALLA LUCE DELLE RECENTI NOVITA’ NORMATIVE NONCHE’ APPRODI GIURISPRUDENZIALI A FRONTE DI PROCEDIMENTO PENALE?
Possibilità di ottenere titolo postumo a fronte di procedimento penale per abuso edilizio. Differenza tra accertamento di conformità edilizia (Permesso/SCIA in sanatoria ordinaria), Cila postuma, fiscalizzazione e sanatoria straordinaria (condono edilizio) alla luce delle novità normative introdotte nelle classificazioni tecnico giuridiche dalla L. 34/2022 – L. 91/2022 – L. 142/2022;
RESPONSABILITÀ DEL TECNICO INCARICATO NELLA REDAZIONE DELLA PRATICA EDILIZIA IN SANATORIA E NELLE ASSEVERAZIONI DI ACCERTAMENTO DI DOPPIA CONFORMITÀ (ARTICOLI. 34, 36, E 37 TUE);
La c.d. "tolleranza costruttiva". La differenza con la violazione urbanistico edilizia: analisi dell’articolo 34 del Dpr 380/2001 modificato ad opera del DL semplificazione. La posizione della Giurisprudenza di Corte Costituzionale e della Giurisprudenza Amministrativa in merito.
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